Gli acufeni, comunemente noti come "ronzii nelle orecchie", sono una condizione in cui le persone percepiscono suoni che non provengono da una fonte esterna. Questo fenomeno può manifestarsi sotto forma di sibili, ronzii, fischi, clic o pulsazioni che possono essere percepiti in una o entrambe le orecchie. Nonostante gli acufeni siano un disturbo relativamente comune, che colpisce circa il 15-20% delle persone, le esperienze individuali variano significativamente, influenzando la qualità della vita in modi diversi.

Cause degli acufeni
Le cause degli acufeni sono numerose e variegate, spesso legate a condizioni sottostanti che possono variare da problemi all'udito a disordini neurologici.
Alcune delle cause più comuni includono:
Ostruzione del condotto uditivo: l'accumulo di cerume o la presenza di corpi estranei nel condotto uditivo esterno possono amplificare i suoni interni dell'orecchio, come il battito del cuore o la respirazione, generando degli acufeni. Ugualmente l’otite esterna o l’esostosi del condotto uditivo esterno.
Disordini dell'orecchio medio: condizioni come le otiti medie, la disfunzione della tuba di Eustachio o l'otosclerosi che altera la mobilità degli ossicini dell'orecchio medio possono causare acufeni.
Perdita dell'udito: la maggior parte delle persone con acufeni ha qualche forma di danno o perdita uditiva. Il danno alle cellule ciliate nell'orecchio interno può inviare segnali elettrici casuali al cervello, causando la percezione di suoni.
Esposizione a rumori forti: l'esposizione prolungata o acuta a rumori ad alto volume può danneggiare l'udito e innescare acufeni. Questo è comune tra musicisti, lavoratori dell'industria e militari: un problema che sta destando grande preoccupazione a livello di Organizzazione Mondiale della Sanità che stima che nel 2050, senza un’adeguata azione di contrasto, il numero di persone ipoacusiche crescerà, sino a raggiungere i 2,5 miliardi con oltre 1 miliardo di giovani a rischio. In altre parole, secondo l’OMS, oltre 1 miliardo di persone di età compresa tra 12 e 35 anni rischia di perdere l’udito e soffrire di acufeni a causa dell’esposizione prolungata ed eccessiva a musica ad alto volume e altri suoni ricreativi.
Medicinali ototossici: alcuni farmaci, soprattutto se assunti in grandi dosi o per tempi prolungati, possono avere effetti collaterali che includono un danno alle cellule ciliate dell’orecchio interno e la possibile comparsa di acufene. Tra questi ci sono alcuni antibiotici, antiinfiammatori non steroidei, chemioterapici a base di cisplatino, antipertensivi, antimalarici e antidepressivi. Tali effetti possono essere temporanei o permanenti e talvolta scompaiono con la sospensione del farmaco. Durante l’assunzione di tali farmaci è bene monitorare l’udito.
Condizioni di salute sottostanti: malattie cardiovascolari, diabete disturbi alla mandibola, problematiche alle cervicali come colpi di frusta, tumori dell’orecchio, e malattie neurologiche come la sclerosi multipla possono essere associati agli acufeni.
Sintomi comuni
Il sintomo principale degli acufeni è la percezione di un suono quando non è presente alcuna fonte esterna. I suoni percepiti possono variare significativamente in volume e tono, e possono essere presenti costantemente o sporadicamente.
L’acufene si può presentare in diversi modi:
Ronzio o fischio continuo
Sibilo, click
Continuo o pulsante: se pulsante è sincronizzato con il battito cardiaco.
In uno o entrambe le orecchie.
Alcuni dei sintomi comuni associati agli acufeni includono:
Un senso di pienezza nell'orecchio o ovattamento auricolare
Dolore o disagio nell'orecchio.
Vertigini e mal di testa.
Gli acufeni possono anche portare a difficoltà di concentrazione e memoria, irritabilità e disturbi del sonno a causa della loro natura intrusiva e persistente, indici di depressione.
Gestione degli acufeni
Per l’identificazione delle cause e la messa a punto della terapia più idonea è fondamentale un approfondito inquadramento diagnostico attraverso una batteria di test audiologici e acufenologici eseguiti dall’Audiometrista. Oltre agli esami ematologici, in taluni casi può essere opportuno eseguire una TC o una Risonanza oltre che un approfondimento psicologico.
Sebbene gli acufeni siano spesso un disturbo cronico, ci sono vari modi per gestire e mitigare i sintomi. La terapia del suono, i cambiamenti nello stile di vita come l'evitamento di rumori forti, e le terapie psicologiche, come il counseling, la Mindfullness e la Terapia Cognitivo Comportamentale, possono essere utili. È importante consultare un medico per una diagnosi accurata e per discutere il percorso terapeutico più adatto.
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