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Riconoscere i disturbi del linguaggio nei bambini: i sintomi principali

Immagine del redattore: Croatto Medical GroupCroatto Medical Group

Nel delicato percorso di crescita di un bambino, l'osservazione attenta delle sue abilità linguistiche riveste un ruolo cruciale. Spesso, i primi segnali di eventuali ritardi o anomalie nel linguaggio possono essere sottili, ma identificarli precocemente può fare una significativa differenza nel supporto allo sviluppo del bambino. 


Questo articolo esplora una serie di indicatori di rischio che i genitori e gli educatori possono monitorare per decidere se sia opportuno sottoporre il bambino a una valutazione foniatrica. 


Prendere iniziative preventive basate su queste osservazioni può essere fondamentale per intervenire efficacemente e supportare il bambino nel suo percorso di sviluppo linguistico.


Riconoscere i disturbi del linguaggio nei bambini: i sintomi principali


I principali indicatori di disturbi del linguaggio nei bambini


  • Storia familiare di disturbi del linguaggio o dell’apprendimento

I disturbi del linguaggio possono avere una componente genetica, quindi i bambini con parenti che hanno avuto difficoltà simili sono a rischio maggiore.


  • Ritardo nelle prime tappe dello sviluppo linguistico

 Assenza o riduzione della lallazione variegata: es. combinazioni di suoni come “bapo” “dadapo” “tataca” intorno ai 10 mesi.Prime parole tardive: Se un bambino non ha ancora detto le prime parole entro i 18 mesi.Ritardo nella combinazione delle parole: Se a 24 mesi il bambino non combina ancora due parole (ad es., “mamma pappa”).


  • Scarsa comprensione del linguaggio

Anche se il bambino non parla molto, la comprensione del linguaggio dovrebbe svilupparsi.Se un bambino non riesce a seguire semplici istruzioni (es. “Dai la palla alla mamma”) entro i 18 mesi, potrebbe esserci un rischio per il linguaggio.


  • Ridotto vocabolario

Un bambino con un vocabolario significativamente limitato rispetto ai coetanei (<10° percentile a 18 mesi, meno di 50 parole a 24 mesi) è a rischio. Un vocabolario limitato può indicare difficoltà nel linguaggio espressivo e/o ricettivo.


  • Scarse abilità motorie orali

Difficoltà nella masticazione, nella deglutizione o nel controllo della saliva possono indicare problemi nella coordinazione motoria che possono influenzare il linguaggio.


  • Mancanza di interesse nella comunicazione sociale

Bambini che non cercano di comunicare con gesti, contatto visivo, o suoni possono essere a rischio. La comunicazione non verbale è un precursore importante del linguaggio.


  • Scarso utilizzo di gesti

I gesti (come indicare o salutare con la mano) sono precursori del linguaggio verbale. Un ridotto uso di gesti può essere un indicatore di rischio.


  • Difficoltà con l’imitazione

I bambini che hanno difficoltà a imitare suoni, parole, o azioni potrebbero essere a rischio di sviluppo del linguaggio. L’imitazione è una fase cruciale nell’apprendimento linguistico.


  • Problemi di udito

Un bambino con una perdita uditiva o con infezioni frequenti all’orecchio (otiti) può avere difficoltà nello sviluppo del linguaggio a causa della ridotta esposizione ai suoni del linguaggio.


  • Ritardi o difficoltà in altre aree dello sviluppo

Ritardi nello sviluppo motorio, cognitivo, o sociale possono essere correlati a ritardi nel linguaggio. Questi ritardi multipli richiedono una valutazione più approfondita e multidisciplinare.


  • Difficoltà nella memoria di lavoro

I bambini che hanno difficoltà a ricordare brevi sequenze di suoni o parole possono avere problemi nello sviluppo del linguaggio, poiché la memoria di lavoro è importante per apprendere e produrre linguaggio.


  • Mancanza di interesse per i suoni e le parole

Bambini che  mostrano scarso interesse nel ripetere suoni o parole  potrebbero avere un rischio maggiore di sviluppare difficoltà linguistiche.


  • Presenza di altri disturbi dello sviluppo:

Condizioni come il disturbo dello spettro autistico, la sindrome di Down, o la paralisi cerebrale sono spesso associate a difficoltà linguistiche.


Cosa fare dopo aver identificato uno o più sintomi

Osservare e interpretare i comportamenti e le abilità linguistiche di un bambino non è soltanto una responsabilità, ma un'opportunità per migliorare il suo futuro apprendimento e interazione sociale. 


I genitori e gli educatori, armati della conoscenza degli indicatori di rischio descritti possono agire tempestivamente, migliorando così le prospettive di sviluppo del bambino. 


La collaborazione con specialisti, attraverso visite foniatriche programmate e valutazioni logopediche rappresenta una strategia proattiva che garantisce al bambino le migliori possibilità di sviluppo. In ogni caso, la vigilanza e l'azione tempestiva sono essenziali per supportare con successo il percorso di sviluppo linguistico dei più piccoli.


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