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Lo sviluppo del linguaggio nel bambino bilingue

  • Immagine del redattore: Croatto Medical Group
    Croatto Medical Group
  • 5 giorni fa
  • Tempo di lettura: 3 min

L’acquisizione del linguaggio è un processo affascinante e complesso, che assume caratteristiche ancora più articolate quando un bambino cresce in un contesto bilingue.

Essere esposti fin da piccoli a due lingue può portare notevoli vantaggi sul piano cognitivo, comunicativo e relazionale, ma richiede anche consapevolezza e strategie adeguate da parte degli adulti di riferimento. Comprendere le dinamiche tipiche del bilinguismo è il primo passo per accompagnare i bambini in un percorso linguistico sereno e ricco di opportunità.


Lo sviluppo del linguaggio nel bambino bilingue

Cosa significa essere bilingue?

Un bambino si definisce bilingue quando vive quotidianamente in un ambiente in cui due lingue sono parlate con costanza e significatività. Questo può avvenire in famiglie in cui i genitori hanno origini linguistiche diverse, oppure in contesti migratori o internazionali dove la lingua domestica è diversa da quella scolastica o comunitaria.


Il bilinguismo può svilupparsi in due modalità principali:

  • Simultaneo, quando le due lingue vengono apprese insieme fin dalla nascita.

  • Successivo, quando una seconda lingua viene introdotta dopo l’acquisizione parziale o completa della prima.


Entrambi gli approcci sono validi e dipendono dal contesto di vita del bambino.


I bambini multilingui cominciano a parlare più tardi?

Dal punto di vista delle fasi evolutive, i bambini bilingui seguono lo stesso percorso dei monolingui: lallazione, le prime parole, la costruzione delle frasi. Tuttavia, alcuni aspetti possono presentarsi in modo differente. Per esempio, il vocabolario iniziale in ciascuna lingua può apparire meno ricco rispetto ai coetanei monolingui, ma il conteggio totale delle parole acquisite nelle due lingue è spesso equivalente o superiore.


Un fenomeno tipico nei primi anni è il code-switching, ovvero il passaggio da una lingua all’altra all’interno della stessa frase. Questo comportamento non va corretto o scoraggiato: si tratta di una manifestazione naturale di competenza linguistica e di flessibilità cognitiva.


L’uso di due lingue può confondere un bambino che manifesta qualche difficoltà nello sviluppo del linguaggio?

Questo è un mito da sfatare: il bilinguismo di per sé non è un fattore di rischio per lo sviluppo del linguaggio. Più di due terzi dei bambini nel mondo sono esposti a due lingue.


Il bilinguismo non interferisce né inibisce lo sviluppo del linguaggio nel bambino ma, al contrario, arricchisce il suo vocabolario.


Tuttavia, proprio la coesistenza di due lingue può rendere più complessa l’individuazione di difficoltà reali. È bene osservare il bambino e confrontarsi con un professionista nei seguenti casi:

  • Scarso progresso nel linguaggio parlato in entrambe le lingue: se il bambino a 18 mesi ancora non parla va monitorato. Ricordiamo che a 24 mesi il vocabolario del bambino deve avere almeno 50 parole ed entro i 30 mesi deve combinare più parole.

  • Difficoltà nella comprensione, anche in contesti familiari

  • Frustrazione evidente nella comunicazione

  • Tendenza al silenzio o all’isolamento nelle interazioni sociali


Un logopedista esperto in bilinguismo saprà valutare il quadro complessivo del bambino, distinguendo tra una normale variabilità linguistica e un possibile disturbo del linguaggio.


Strategie familiari per sostenere il bilinguismo

Il ruolo dei genitori è cruciale per favorire lo sviluppo armonico delle competenze linguistiche. Alcune strategie utili includono:

  • Esporre il bambino quotidianamente a entrambe le lingue, integrandole nella routine familiare con naturalezza e continuità. Le letture ad alta voce, le canzoni e i giochi sono strumenti preziosi.

  • Stabilire ruoli linguistici coerenti, come la strategia “una persona, una lingua”, per offrire modelli linguistici stabili e riconoscibili.

  • Accogliere senza ansia la mescolanza linguistica, fornendo modelli corretti ma senza correggere in modo punitivo o giudicante.

  • Promuovere l’uso della lingua minoritaria in contesti scolastici e sociali, per preservarne la vitalità e rafforzare il legame affettivo con essa.

  • Favorire esperienze sociali bilinguistiche, come gruppi di gioco, spettacoli o attività culturali, che rafforzino entrambe le lingue in modo motivante.


Il ruolo della scuola

Anche l’ambiente scolastico ha un impatto significativo nello sviluppo linguistico. Insegnanti informati sulle dinamiche del bilinguismo potranno evitare diagnosi errate o interpretazioni scorrette, accogliendo e valorizzando le competenze dei bambini bilingui. Un dialogo costante tra scuola e famiglia contribuisce a costruire un contesto educativo più inclusivo e consapevole.


Quando serve il logopedista

Se emergono difficoltà, il supporto di un logopedista è fondamentale. La valutazione deve tenere conto della qualità e quantità di esposizione a ciascuna lingua, dell’età di acquisizione e dell’uso funzionale del linguaggio. Gli interventi non si basano sulla “scelta” di una lingua a discapito dell’altra, ma mirano a sviluppare le competenze comunicative in entrambe, con obiettivi individualizzati.


Al Croatto Medical Group, offriamo percorsi personalizzati di valutazione e riabilitazione logopedica, in collaborazione con la famiglia e la scuola. La nostra équipe adotta un approccio rispettoso dell’identità linguistica e culturale del bambino, ponendo attenzione sia agli aspetti linguistici sia a quelli emotivi e relazionali.


Nel prossimo approfondimento parleremo di disprassia verbale: cos’è, come si riconosce e in che modo la logopedia può intervenire per favorire lo sviluppo del linguaggio nei bambini con questa particolare difficoltà.


📞 +39 351 4656511


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