Mio figlio balbetta: cosa posso fare?
- Croatto Medical Group

- 25 lug
- Tempo di lettura: 4 min
La balbuzie è un disturbo del linguaggio che si manifesta con interruzioni involontarie e ricorrenti del flusso verbale. Può insorgere in età precoce, generalmente tra i 2 e i 5 anni, in coincidenza con il periodo in cui il bambino acquisisce rapidamente nuove competenze linguistiche. In questa fase, molti bambini possono attraversare un periodo di "disfluenza fisiologica", durante il quale esitazioni, ripetizioni di suoni o parole e prolungamenti vocali sono abbastanza comuni. Nella maggior parte dei casi si tratta di una fase transitoria. Tuttavia, quando questi segnali persistono, aumentano in frequenza o iniziano a generare disagio nel bambino, è importante prestare attenzione e agire con consapevolezza. Una precoce identificazione e un supporto adeguato possono fare la differenza nello sviluppo comunicativo del bambino e nel suo benessere emotivo e sociale.

Come riconoscere la balbuzie
La balbuzie si può manifestare in modalità diverse e con intensità variabile. Tra le forme più comuni si riscontrano:
Ripetizione involontaria di suoni, sillabe o parole intere (es. "ma-ma-mamma")
Prolungamento di un suono (es. "sssssssì")
Blocchi improvvisi, dove il bambino sembra incapace di produrre il suono desiderato, pur sapendo cosa vuole dire
Tensione muscolare visibile durante il tentativo di parlare, soprattutto a livello di bocca, collo e viso
Movimenti di accompagnamento al tentativo di produrre una parola (sincinesie)
Reazioni emotive negative come frustrazione, imbarazzo, ansia, evitamento della comunicazione
Se queste manifestazioni si protraggono per più di sei mesi, tendono ad aumentare di frequenza o si associano a segni di disagio psicologico, è consigliabile richiedere una valutazione da parte di uno specialista, come il foniatra e il logopedista.
Cosa può fare il genitore
Il ruolo del genitore è fondamentale nel sostenere il bambino e nel promuovere un clima comunicativo positivo. Alcuni comportamenti, semplici ma efficaci, possono contribuire a ridurre l’ansia legata alla parola e a migliorare la fluidità espressiva:
Ascoltare con attenzione e senza fretta: Evitare di completare le frasi al posto del bambino o di interromperlo mentre parla. Mostrare interesse per ciò che dice, non solo per come lo dice.
Creare un contesto comunicativo sereno: Limitare le situazioni stressanti legate alla parola, incoraggiare un ritmo di conversazione rilassato e rispettoso dei turni.
Modellare un linguaggio calmo: Parlando con un tono lento, ritmato e facendo pause naturali, il genitore diventa un importante modello di riferimento.
Rinforzare positivamente: Lodare il contenuto della comunicazione piuttosto che focalizzarsi sugli errori, evitando pressioni e richieste continue di correzione.
Non manifestare ansia o disagio per le difficoltà del bambino: ciò gli trasmetterebbe una maggiore pressione che aumenterebbe la sua ansia.
Il supporto emotivo e relazionale dei genitori è cruciale. Trasmettere al bambino fiducia, affetto e comprensione lo aiuta a sentirsi accettato e meno preoccupato per le proprie difficoltà espressive.
Perché non bisogna aspettare troppo
Spesso i genitori, nella speranza che la balbuzie si risolva spontaneamente, attendono troppo prima di richiedere un consulto specialistico. È vero che in alcuni casi le disfluenze si risolvono con la crescita, ma prolungare l'attesa può comportare dei rischi. La balbuzie, specie qualora ci siano precedenti in famiglia, può consolidarsi e interferire con l’autostima del bambino, con la sua voglia di esprimersi e con le sue relazioni sociali. Inoltre, più a lungo il comportamento disfluente viene rinforzato involontariamente, più difficile sarà poi intervenire in modo efficace. E’ importante intervenire con una valutazione se
La balbuzie persiste da più di sei mesi
Se il bambino è in ritardo nell’evoluzione del linguaggio
Se il bambino è consapevole del suo problema e mostra segni di frustrazione o di ansia
Se mette in atto strategie difensive nel parlare come rinunce, deleghe al genitore o fughe dalle situazioni
Se esistono precedenti in famiglia
Una valutazione tempestiva permette di intervenire in modo mirato, a volte anche solo con indicazioni comportamentali rivolte ai genitori, prevenendo l’evoluzione in forme più gravi.
Il ruolo della scuola e del contesto sociale
Anche l’ambiente scolastico e le figure educative possono avere un grande impatto sul percorso del bambino.. È importante che insegnanti ed educatori siano informati e collaborativi, evitando di mettere in difficoltà il bambino durante la lettura ad alta voce o altre attività verbali. Creare una rete tra famiglia, scuola e professionisti favorisce il raggiungimento di risultati più duraturi e profondi.
Quando rivolgersi allo specialista
Non tutte le difficoltà nel parlare indicano una balbuzie patologica. Tuttavia, è sempre utile affidarsi a un’equipe multidisciplinare esperta che possa effettuare una valutazione approfondita: attraverso la visita foniatrica, la valutazione logopedica e un approfondimento sugli aspetti psicologici è possibile distinguere tra disfluenze fisiologiche e disturbi persistenti, suggerendo l’approccio più adatto. Intervenire precocemente aumenta le probabilità di miglioramento.
Presso il Croatto Medical Group, ogni bambino viene accolto in un ambiente attento, empatico e multidisciplinare. La valutazione comprende sia l’aspetto linguistico che quello emotivo e relazionale, coinvolgendo la famiglia in un percorso condiviso. L’obiettivo è favorire una comunicazione più sicura e armoniosa, in linea con le caratteristiche individuali del bambino.
Il prossimo approfondimento sarà dedicato allo sviluppo del linguaggio nei bambini bilingue: come distinguere le normali variazioni linguistiche da un eventuale ritardo e quali strategie utilizzare per accompagnare al meglio la crescita bilingue.
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